Renzo ritorna al suo paese
Appena Renzo uscì dal lazzaretto iniziò a piovere e felice iniziò a camminare sotto la pioggia, sentendosi vivo e libero. Non vedeva l’ora di ritornare al suo paese per raccontare la sua lieta vicenda. Saltellando sotto la pioggia e immerso nei suoi pensieri, si incammina verso il paese natio. Giunge a Sesto verso sera ed essendo affamato compra due pani. Passa per Monza a notte fonda, immettendosi in quella strada che era divenuta un letto di fiume. Senza fermarsi si dirige verso l’Adda, dove vi giunge all’alba.
Alla casa dell’amico
Finalmente, arrivò al suo paese e si diresse immediatamente a casa dell’amico. Quest’ultimo si era appena svegliato e vedendo il ragazzo iniziò a ridere per il suo aspetto lercio. Renzo entrato in casa, si levò i vestiti fradici e indossò quelli che aveva lasciato lì la volta precedente. Raccontò all’amico che aveva trovato Lucia e per il resto della giornata, mentre fuori continuava a piovigginare, gli raccontò tutta la sua storia aiutandolo nei preparativi per la vendemmia. Verso sera Renzo si dirige verso casa di Agnese, poi senza farsi vedere da nessuno, torna a dormire a casa dell’amico. Il mattino seguente si dirige verso Pasturo a far visita alla madre della sua futura sposa.
Incontro tra Renzo e Agnese
Appena giunge al paese, trova subito la casa di Agnese, la chiama a gran voce e prima ancora che apre la porta le comunica che Lucia è sana e salva. Allora Agnese corre subito ad aprire, ma Renzo venuto a conoscenza che la donna non ha contratto la peste, impone le dovute precauzioni. Così i due si dirigono nell’orto, si siedono su due panche e si raccontano le loro vicende, facendo vari progetti per il futuro. Dopo la lunga conversazione con Agnese, Renzo si dirige nuovamente al paese, dove passa la notte a casa dell’amico.
Renzo torna da Bortolo
Il mattino seguente si dirige verso casa del cugino Bortolo. Arrivato, trova il cugino in ottima salute e raccontandogli la sua storia, gli comunica che ha intenzione di trasferirsi lì con la sua futura sposa. Renzo trova facilmente una casa molto spaziosa e, investendo il suo piccolo capitale, la fornisce di mobili.
Renzo e Agnese al paese
Dopo parecchio tempo il ragazzo torna al paese natale con Agnese. Quest’ultima è lieta di aver trovato la sua casa come l’aveva lasciata e per ingannare il tempo si cimenta a lavorare la seta. Invece Renzo, aiuta l’amico nei lavori campestri e sistema l’orto ad Agnese. Del bando non parlava più nessuno e i suoi compaesani vedendolo come un redivivo lo trattano con affetto, chiedendogli di raccontare la sua storia. A differenza dei conterranei, don Abbondio stava alla larga da Renzo per timore che il ragazzo gli accennasse qualcosa riguardo al matrimonio. Dal canto suo anche Renzo stava alla larga dal curato per evitare di creare problemi fino all’arrivo di Lucia.
Lucia e la vedova
Intanto Lucia, dopo essere uscita dal lazzaretto, trascorre la quarantena a casa della vedova, intenta ad ultimare il corredo che quest’ultima le aveva donato. La ragazza racconta alla mercantessa di Gertrude e viene a sapere cose atroci sul suo conto. Infatti la monaca, per ordine del cardinale Borromeo, deve espiare le sue colpe rinchiusa in un convento di Milano. Poi, Lucia viene a conoscenza della morte di padre Cristoforo, di donna Prassede e di don Ferrante. Il narratore si sofferma a raccontare le idee di quest’ultimo riguardo alla peste e la sua morte.
Il contagio non esiste
Don Ferrante, quindi, quando si diffonde la notizia della peste la nega fino alla morte con dei ragionamenti logici. Prende, infatti, come riferimento la dottrina aristotelica dimostrando che la peste non esiste perché non è né una sostanza nè un accidente. Di conseguenza non esiste nemmeno il contagio. Dunque giunge alla conclusione che i bubboni e le febbri sono la conseguenza della congiunzione di Saturno con Giove, contro la quale non vi era alcun rimedio. Così, basandosi su queste teorie, non prese nessuna precauzione contro la peste, la quale “gli si attaccò; andò a letto, a morire, come un eroe di Metastasio, prendendosela con le stelle”.
Sequenza |
Tempo |
Luogo |
Personaggi |
Argomento |
622 |
descrittiva |
stessa data |
esterno del lazzaretto |
|
scoppia il temporale |
623 |
narrativa |
stessa data |
strada da Milano verso la Valsassina |
Renzo |
Renzo, allegro, cammina sotto la pioggia e nel fango, per recarsi da Agnese a Pasturo |
624 |
narrativa |
stesso data, sera |
Sesto |
Renzo, un fornaio |
Renzo arriva a Sesto e vi compra due pani |
625 |
narrativa |
stessa data, notte |
Monza |
Renzo |
Renzo passa per Monza senza fermarsi |
626 |
narrativa |
giorno successivo, verso l'alba |
tra Monza e l'Adda |
Renzo |
Renza arriva all'Adda verso l'alba |
627 |
descrittiva |
stessa data |
sull'Adda |
|
il temporale si trasforma in pioggia fine; la luce fa vedere il paesaggio fino al Resegone; Renzo e fradicio |
628 |
narrativa |
stessa data, mattina |
tra l'Adda e il paese di Renzo |
Renzo |
Renzo attraversa Pescate, passa vicino a Pescarenico, arriva al suo paese |
629 |
narrativa |
stessa data, fino a sera |
paese di Renzo |
Renzo, l'amico |
Renzo giunge dall'amico e gli annuncia di aver trovato Lucia; si cambia, mentre l'amico porta da mangiare; per tutta la giornata i due lavorano e chiacchierano |
630 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
Renzo |
Renzo va a dare un'occhiata alla casa di Agnese e Lucia |
631 |
narrativa |
stessa data, sera e notte |
stesso luogo |
Renzo, l'amico |
Renzo torna a dormire dall'amico |
632 |
narrativa |
giorno successivo, mattina |
tra il paese di Renzo e Pasturo |
Renzo |
Renzo va in cerca di Agnese |
633 |
narrativa |
stessa data |
Pasturo |
Renzo, un abitante del posto |
a Renzo viene indicata la casuccia dove sta Agnese |
634 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
Renzo, Agnese |
Renzo trova Agnese e le comunica che Lucia sta bene; in un orto si raccontano le rispettive vicende |
635 |
narrativa |
stessa data |
tra Pasturo e il paese di Renzo |
Renzo |
Renzo torna al suo paese |
636 |
narrativa |
stessa data, resto del giorno e notte |
paese di Renzo |
Renzo, l'amico |
Renzo resta dall'amico |
637 |
narrativa |
giorno successivo |
tra il paese di Renzo e il paese di Bortolo |
Renzo |
Renzo torna da Bortolo |
638 |
narrativa descrittiva |
stessa data |
paese di Bortolo |
Renzo, Bortolo |
Renzo trova Bortolo in buona salute; in paese va riprendendo la vita |
639 |
narrativa |
giorni successivi |
stesso luogo |
Renzo, Bortolo, abitanti del posto |
Renzo trova una casa più grande |
640 |
narrativa |
qualche tempo dopo |
paese di Renzo |
Renzo |
Renzo torna al suo paese che trova migliorato |
641 |
narrativa |
subito dopo |
Pasturo |
Renzo, Agnese |
Renzo va a trovare Agnese per riportarla al loro paese |
642 |
narrativa |
stessa data |
paese di Renzo |
Renzo, Agnese |
Renzo riporta Agnese al loro paese |
643 |
narrativa |
giorni successivi |
stesso luogo |
Renzo, Agnese, l'amico, abitanti del paese, don Abbondio |
Renzo sistema l'orto di Agnese e aiuta l'amico nei suoi lavori; riceve le congratulazioni dei compaesani; sta alla larga da don Abbondio |
644 |
narrativa |
periodo successivo alla 620 |
Milano |
Lucia, la vedova |
Lucia è ospite della vedova per la quarantena e lavora con lei al corredo; dalla donna conosce la storia di Gertrude |
645 |
narrativa |
periodo successivo alla 319 |
Monza e Milano |
Gertrude, il cardinale Borrobeo |
scoperta colpevole, Gertrude è rinchiusa per ordine del cardinale in un monastero di Milano, dove si pente e conduce una vita di rinuncia |
646 |
narrativa |
stesso periodo della 644 |
Milano |
Lucia |
Lucia è informata della morte di fra Cristoforo |
647 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
Lucia, la vedova, qualcuno in casa di don Ferrante |
Lucia con la vedova si reca in visita a casa di don Ferrante ed è informata che i due coniugi sono morti |
648 |
narrativa |
periodo della peste |
Milano |
don Ferrante |
don Ferrante dimostra che il contagio non esiste e che la peste è causata dalle congiunzioni astrali; non prende alcuna precauzione e muore |