A Monza
L'urtare della barca contro la sponda del lago scuote Lucia dall'addio ai suoi monti. Renzo e le altre due donne montano sul baroccio che lì porterà a Monza.
Tanto il barcaiolo che il barocciaio rifiutano i quattrinelli di Renzo, aspettandosi una ricompensa più alta e abbondante, quella celeste.
In un'alba gelida e silenziosa, qualche ora dopo, sono condotti dal barocciaio nell'osteria di Monza dove consumano la magra colazione.
Renzo si distacca dalle due donne e prosegì per Milano. Lucia e Agnese, guidate dal barocciaio, vennero condotte al convento dei cappuccini.
Al padre guardiano, presentarono la lettera di padre Cristoforo, il quale raccomandava le donne con molto calore e sentimento.
Mentre leggeva la missiva, padre guardiano era pensieroso e di tanto in tanto fissava le donne con espressioni di interesse e pietà, quando all'improvviso, quasi contento d'acer trovato una soluzione al caso disse:
"Non c'è che la sinora: se la signora vuol prendersi quest'impegno..." invitando le donne a seguirlo.
Gertrude
Durante il cammino verso il monastero il barocciaio rivelò a Lucia ed alla madre chi fosse la signora, dicendo che era una monaca, figlia di potenti venuti di Spagna, e che in convento poteva far alto e basso e che nelle sue mani sarebbero state sicure come sull'altare.
Arrivati al monastero, il padre guardiano congedò il barocciaio dicendogli di tornar da lui più tardi per la risposta a fra Cristoforo. Dopo essere entrato nel parlatorio solo, ritornò quasi subito per introdurre le donne.
La signora stava ritta dietro la grata in attesa; qui il Manzoni completa la descrizione di questa monaca inquietante sui venticinque anni, di una bellezza sbattuta, sfiorita, scoposta; due occhi neri neri, vivacissimi e stanchi, ritratto che pare anticipare la storia triste di una infelice vittima di un
intrigo tebebroso
E' un ritratto fisico che risulta essere anche morale: ci dà l'immagine di un'anima inquieta, di una creatura enigmatica.
La monaca desidera insistentemente conoscere i gravi pericoli da Lucia, mettendo a tacere Agnese:
"State zitta voi: già lo so che i parenti hanno sempre una risposta da dare in nome de' loro figlioli".
Agnese viene fatta allontanare e viene fatta accompagnare da una conersa presso la fattoressa, mentre la monaca si abbandona a strani discorsi con Lucia. Il narraore rinuncia e riferirli, preferendo chiarire le ragioni del suo comportamento attraverso la storia della sua vita.
Educazione di Gertrude
Maria Anna figlia del principe don Antonio De Leyva, signore di Monza, fu costretta dal padre, preoccupato di mantenere il decoro della famiglia, a farsi suora, vittima di una delle peggiori piaghe del '600: l'usanza del maggiorasco.
Il destino di Gertrude era segnato sin dall'inizio, ancor prima che venisse al mondo. La pseudoeducazione ricevuta da bambina, dalle bambole vestite da monaca ai "quando sarai madre badessa", era stata rivolta allo scopo di conficcarle nella mente che la sua unica strada era quell di farsi suora.
Cresciuta fra le educande in convento, sentendo parlare di nozze, di festini e vestiti, credetto di esser libera di scegliere la sua vita. Ma inizio a scontrarsi con la realtà del suo stato, quindi vennero i cedimenti, le reazioni, gli abbattimenti. Una volta scrisse la supplica per essera accolta in convento; poi scrisse una lettera di ribellione al padre.
In casa, prima dell'esame di vocazione, subì un trattamento che le portava disperazione; dopo lo scandolo di un biglietto indirizzato ad un paggio, fu chiusa in camera. La vergogna, il rimosrso, la risperazion
Pochi giorni dopo, un dispetto della serva la invelenisce intollerabilmente; la voglia di chiedere aiuto al padre e di ritrovare l'amicizia dei familiari, la porta a scrivere una lettera piena di afflizione al padre, dicendosi
pronta a tutto ciò che piacesse a chi dovevava accordarlo
Sequenza |
Tempo |
Luogo |
Personaggi |
Argomento |
132 |
narrativa |
10 novembre, notte |
riva destra dell'Adda |
Lucia, Agnese, Renzo, il barcaiolo, il barocciaio |
I tre fuggiaschi sbarcano, si congedano dal barcaiolo e salgono sul baroccio |
133 |
narrativa |
notte tra il 10 e l'11 novembre, fino all'alba |
dall'Adda a Monza |
Renzo, Lucia, Agnese, il barocciaio |
viaggio notturno, arrivo a Monza |
134 |
narrativa |
11 novembre, mattina |
osteria di Monza |
gli stessi |
il barocciaio porta i tre a un'osteria; Renzo si congeda |
135 |
narrativa |
stessa data |
strade di Monza |
Lucia, Agnese, il barocciaio |
il barocciaio conduce le donne al convento dei cappuccini |
136 |
narrativa |
stessa data |
convento dei cappuccini di Monza |
gli stessi, il padre guardiano del convento |
il padre guardiano li accoglie, legge la lettera di fra Cristoforo; pensa di trovare protezione presso la signora |
137 |
narrativa |
stessa data |
strade di Monza |
gli stessi |
verso il monastero della signora; il barocciaio spiega a Lucia e Agnese chi sia la signora |
138 |
narrativa |
stessa data |
monastero della signora |
gli stessi |
il padre guardiano entra; il barocciaio è congedato; Lucia e Agnese attendono |
139 |
narrativa |
stessa data |
parlatorio |
gli stessi; la signora, ossia la monaca di Monza |
incontro con la monaca |
140 |
descrittiva |
|
|
la monaca |
ritratto della monaca |
141 |
narrativa |
stessa data |
parlatorio |
Lucia, Agnese, il padre guardiano, la monaca |
la monaca accetta di aiutare Lucia; il padre si congeda |
142 |
narrativa |
stessa data |
esterno del convento |
il padre guardiano |
il padre guardianosi allontana compiaciuto |
143 |
descrittiva |
circa 25 anni prima |
Milano |
il principe padre della monaca (Gertrude) |
condizione e carattere del principe |
144 |
descrittiva |
i sei anni successivi |
stesso luogo |
Gertrude, suo padre |
educazione di Gertrude |
145 |
descrittiva |
gli otto anni successivi |
convento di Monza |
Gertrude; monache, compagne |
prosegue l'educazione di Gertrude; suo carattere dal vicario delle monache |
146 |
narrativa |
verso il 1617 |
stesso luogo |
Gertrude |
Gertrude chiede per iscritto di essere esaminata |
147 |
narrativa |
un anno dopo |
stesso luogo |
Gertrude; sue compagne |
Gertrude scrive al padre di aver cambiato idea |
148 |
narrativa |
alcuni giorni dopo |
stesso luogo |
Gertrude, la badessa |
la badessa accenna alla collera del padre |
149 |
narrativa |
alcuni giorni dopo |
stesso luogo |
Gertrude |
Gertrude torna a casa |
150 |
narrativa |
giorni successivi |
palazzo del principe a Milano |
Gertrude, familiari, servitori |
isolamento di Gertrude |
151 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
Gertrude, un paggio |
Gertrude nota la gentilezza del paggio |
152 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
Gertude, una cameriera |
la cameriera scopre Gertrude mentre scrive un biglietto al paggio |
153 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
la cameriera, il principe |
la cameriera consegna il biglietto al principe |
154 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
Gertrude, il principe |
il principe minaccia Gertrude |
155 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
il principe, il paggio |
il principe schiaffeggia e licenzia il paggio |
156 |
narrativa |
stessa data |
stesso luogo |
Gertrude, la cameriera |
pensieri tumultuosi di Gertrude |
157 |
narrativa |
quattro o cinque giorni dopo |
stesso luogo |
Gertrude |
Gertrude scrive al padre una lettera di pentimento |