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Lucia al castello
La vecchia esegue gli ordini ricevuti dal suo signore e si reca subito alla taverna della Malanotte. Arrivata comunica al Nibbio ciò che le ha detto il padrone e il bravo sale subito dall’Innominato. Lucia viene portata dalla vecchia nella portantina e si dirigono verso il castello. Durante il tragitto Lucia interroga ansiosamente la serva, la quale cercando di rassicurarla le dice che la sta portando da un uomo che la vuole aiutare.
Il Nibbio parla all’Innominato
Intanto l’Innominato riceve il Nibbio e ascolta i fatti da lui raccontati. Il bravo spera che il suo signore gli ordini di uccidere la ragazza prima di sentirla, in quanto aveva suscitato in lui un sentimento strano: la compassione. L’Innominato appare turbato e ripensa all’opportunità di mandare subito Lucia da don Rodrigo, ma anche stavolta viene fermato da un “no” interiore più autiritario del primo. Il breve colloquio con il Nibbio crea nell’Innominato un altro senso d’inquietudine che si placherà solo quando avrà preso una decisione definitiva.
La visita dell’Innominato a Lucia
Congedato il bravo, il signore decide di andare a trovare la sua prigioniera. Arrivato davanti alla stanza della vecchia serva da un calcio alla porta e ordina a Lucia, rannicchiata in un angolo della stanza, di alzarsi. Allora la ragazza si mette in ginocchio al cospetto dell’Innominato, supplicandolo di lasciarla andare e pregando Dio. A quelle parole il signore risponde che Dio viene invocato solo da coloro che non hanno la forza di difendersi da soli. Dunque Lucia controbatte con parole ardite e potenti che rimaranno conficcate nella testa dell’Innominato: “Dio perdona tante cose, per un’opera di misericordia!”. Da queste parole rimane colpito, e dopo essersi ripreso promette di far portare del cibo e che sarebbe ritornato l’indomani.
La notte di Lucia
Lucia, appena fu portata la cena, si rifiutò di mangiare e il pasto venne divorato avidamente dalla vecchia serva, la quale finita la cena andò a dormire da sola, in quanto la ragazza preferì coricarsi in un angolo buio della stanza. La notte della giovane inizia con un dormiveglia tormentato dai ricordi della giornata e dal russare della serva. Quando nel bel mezzo della notte Lucia si sveglia, vorrebbe morire, ma ritrova la tranquillità pregando e unendo alle preghiere un voto di castità fatto alla Vergine. Così si riaddormenta rasserenata.
La notte dell’Innominato
Anche la notte dell’Innominato trscorre in maniera tormentata, infatti, in lui vi è una lotta tra l’uomo vecchio e quello nuovo. Il signore ripensa ai delitti commessi in passato, vuole chiedere perdono, liberare Lucia e opporsi a don Rodrigo. Allora, preso dalla disperazione cerca di suicidarsi con una pistola, ma viene frenato da nuove visioni raccapriccianti e dall’immagine di Lucia. Sta per spuntare l’alba, quando l’Innominato sente dei suoni lontani, uno scampanio festoso. Così si affaccia dalla finestra e vede una processione di gente in festa. Mentre ascolta e osserva nasce in lui una nuova speranza.

Sequenza Tempo Luogo Personaggi Argomento
327 narrativa stessa data stesso luogo la vecchia serva, servitori dell'innominato la serva trasmette gli ordini dell'innominato
328 narrativa stessa data presso la Malanotte la vecchia serva; Lucia con i bravi che l'hanno rapita la serva comunica ai bravi gli ordini dell'innominato e fa salire Lucia sulla portantina
329 narrativa stessa data sentiero tra la Malanotte e il castello la vecchia serva, Lucia; il Nibbio Lucia è trasportata sulla portantina al castello in compagnia della serva che le fa coraggio; il Nibbio sale di corsa a piedi
330 narrativa stessa data porta del castello dell'innominato l'innominato l'innominato osserva la portantina con Lucia e il Nibbio
331 narrativa stessa data stanza del castello l'innominato, il Nibbio il Nibbio relaziona sul rapimento e confessa la sua compassione per Lucia; l'innominato gli ordina di andare da don Rodrigo; poi ci ripensa e congeda il Nibbio
332 narrativa stessa data stesso luogo l'innominato turbamento dell'innominato
333 narrativa stessa data stanza del castello dove è rinchiusa Lucia l'innominato, Lucia, la vecchia serva l'innominato fa visita a Lucia, ne ascolta le suppliche e le parole sul perdono di Dio; la conforta; dà ordini alla serva e si congeda
334 narrativa notte dello stesso giorno, fino all'alba successiva stesso luogo Lucia, la vecchia serva (e di passaggio Marta con il cibo) la vecchia cerca di consolare Lucia; Lucia rifiuta il cibo e il letto restando in un angolo; mentre la vecchia dorme, Lucia è in dormiveglia, poi prega e rivolge alla Vergine il coto di castità; quindi si addormenta
335 narrativa notte dello stesso giorno castello l'innominato l'innominato fa un giro di controllo nel castello
336 narrativa notte dello stesso giorno, fino all'alba successiva camera dell'innominato l'innominato crisi dell'innominato che arriva a meditare il suicidio, poi ricorda le parole di Lucia sul perdono di Dio; all'alba ode uno scampanio e dalla finestra vede una processione di gente nella valle
337 narrativa alba del giorno successivo stesso luogo l'innominato, il bravo di guardia l'innominato chiede al bravo che cosa stia accadendo

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